RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

lunedì 9 maggio 2016

FERRIERA: ARRIVANO I NOSTRI ? VOCI INSISTENTI SEGNALANO CHE I PORTUALI DEL CLPT STANNO PER CHIEDERE LA "VERIFICA AMBIENTALE" DEL PORTO IN RELAZIONE ALL' INQUINAMENTO DELLA FERRIERA


FERRIERA: E' IN ARRIVO LA CAVALLERIA ?
In Porto voci insistenti sostengono che il Coordinamento dei Lavoratori Portuali di Trieste CLPT, il sindacato indipendente maggioritario nel porto, stia per richiedere ufficialmente la "verifica ambientale" per la vicinanza alla Ferriera come da Decreto Legislativo n.81 del 9 aprile 2008.

Se la richiesta verrà ufficializzata, presumibilmente domani, l' analisi della situazione dell' inquinamento dovrà essere fatta rapidamente per legge.

Dopo l' inquinamento rilevato a Servola e Piazzale Rosmini, che si trova proprio dietro al Porto Nuovo, è una iniziativa necessaria a tutelare la salute dei lavoratori cui le autorità e la Autorità Portuale in particolare non possono sottrarsi.

La discesa in campo delle forze del lavoro a fianco dei cittadini in lotta contro l' inquinamento segnerebbe una svolta: non sarebbe più solo una protesta di cittadini ma una questione che riguarda il cuore produttivo di Trieste che non può essere esposto a nocività proveniente dall' esterno, nè a rischi ulteriori per la salute dei lavoratori.

I lavoratori portuali sono attenti anche alla questione dei posti di lavoro e sono portatori dell' unica alternativa occupazionale credibile: la chiusura dell' "Area a Caldo" inquinante con creazione di UN NUOVO GRANDE TERMINAL PORTUALE a partire dalle banchine: un progetto che creerebbe da solo 1.647 nuovi posti di lavoro secondo lo studio della società di logistica Alpe Adria di proprietà dell' Autorità Portuale (clicca QUI per le slides).

Per rendere credibile e praticabile la richiesta ineludibile della CHIUSURA DELL' AREA A CALDO DELLA FERRIERA è necessario affrontare il tema cruciale dell' alternativa occupazionale: in questo caso con una riconversione nel settore portuale e logistico ci sarebbero molti posti di lavoro in più solo grazie al nuovo Terminal, senza contare quelli che verrebbero creati da un Retroporto in Zona Industriale e da un riutilizzo produttivo e non solo urbanistico-turistico di Porto Vecchio.

E' nel Retroporto che vengono creati più posti di lavoro sia per attività logistiche che per l' indotto: dalle manutenzioni alla meccanica del materiale rotabile.

Per questo la "scesa in campo" dei lavoratori portuali rappresenterebbe una svolta fondamentale e strategica nella questione dell' inquinamento dalla Ferriera.
Attendiamo domani per vedere se alle parole seguiranno i fatti.





Nessun commento:

Posta un commento