RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

venerdì 3 giugno 2016

RIAPRIAMO LA TRANSALPINA - 110° ANNIVERSARIO DELLA LINEA FERROVIARIA CHE HA FATTO GRANDE TRIESTE COLLEGANDOLA AL CENTRO DELL' IMPERO - MOMENTO DI AMICIZIA TRA NAZIONI


IN LUGLIO CI SARA' IL 110° ANNIVERSARIO DELLA FERROVIA TRANSALPINA NATA PER MIGLIORARE I COLLEGAMENTI FRA IL PORTO DI TRIESTE E L' INTERNO DELL' IMPERO -

Il 19 luglio ci sarà un grande evento  commemorativo con treno storico organizzato dal Governo sloveno, col primo ministro Miro Cerar che arriverà a Gorizia.
Il 3 settembre : festeggiamenti ufficiali per il 110° anniversario dell'entrata in servizio della Transalpina con rappresentanze istituzionali di vari paesi.

MA LA TRATTA DAL PORTO DI TRIESTE E' STATA RECENTEMENTE MESSA FUORI USO DALLE FERROVIE ITALIANE.


Malgrado sia importante per le criticità del porto,
malgrado sia un veicolo di turismo che collega rapidamente il centro città con Opicina e le linee internazonali;
malgrado abbia pendenze analoghe alla Capodistria-Divaccia, unica linea che serve il Porto di Koper ormai più grande del nostro e in continua espansione;
malgrado la sua riapertura sia richiesta sia dagli operatori del porto, sia dall' Autorità Portuale, sia dagli operatori turistici (ricordate il Rondò ferroviario?) per il collegamento con una stazione irraggiungibile dal Centro città e priva di servizi, come quella di Opicina, ma in posizione strategica sulle linee internazionali;
malgrado sia un simbolo concreto di unità, pace e amicizia tra popoli e nazionalità.


Proprio Trieste e il suo porto, per cui la Transalpina era nata, rischiano di restare esclusi dal 110° anniversario.


ANCHE TRIESTE DEVE PARTECIPARE AL 110° ANNIVERSARIO DELLA TRANSALPINA, CON UN TRENO STORICO CHE PARTA DALLA STAZIONE DI CAMPO MARZIO E DAL PORTO E SI INCONTRI CON GLI ALTRI TRENI STORICI IL 19 LUGLIO E IL 3 SETTEMBRE.

Sarà un grande evento di valore internazionale oltrechè utile al Porto e al turismo perchè comporterà la riapertura della linea.


E, speriamo, uno dei primi atti promossi, insieme ad altri, dall' assessorato alla Cultura e Turismo della prossima amministrazione comunale che avrà mandato a casa i "Partiti della Nazione" vecchi e nuovi che hanno isolato Trieste dal suo entroterra naturale mitteleuropeo.


Nel 1918 noi celebreremo il 100° anniversario della FINE della Grande Guerra, dopo due anni di celebrazioni guerrafondaie dell' INIZIO della Inutile Strage, e vogliamo che Trieste ci arrivi ben preparata ad essere il centro della cultura dell' amicizia tra nazioni e popoli.

Con un grande "Festival della Cultura Mitteleuropea che Incontra il Mare" già ben avviato da più di un anno (clicca QUI).


Cominciamo subito facendo riaprire la Transalpina a partire dal Porto/Campo Marzio.


LA  TRANSALPINA:
Con il termine di origine latina Transalpina venne denominato un vasto complesso di linee ferroviarie costruite all'inizio delXX secolo dall'Impero austro-ungarico nell'ambito dell'Alpenbahnenprogramm allo scopo di migliorare i collegamenti fra l'interno e il Porto di Trieste, unendo le città di České Budějovice e Trieste, al tempo entrambe appartenenti all'impero[1].
Il complesso di linee nacque come progetto coerente delle Ferrovie imperiali dello stato austriaco (KKStB) che si ponesse come alternativa alla Trieste-Vienna, gestita dalla privata Südbahn, in modo da sottrarre la società statale alle onerose tariffe imposte dalla concorrente. Era intento dei propugnatori, inoltre, creare un secondo collegamento ferroviario diretto tra Trieste e il centro Europa.
La costruzione della Transalpina venne approvata per legge il 6 giugno 1901 e i lavori per la sua costruzione iniziarono nelle settimane seguenti. Il complesso di linee fu completato e aperto tra il 1906 e il 1909.
A Trieste la linea si attestava presso l'impianto della KKStB, Trieste Sant'Andrea, la quale fu allargata per l'occasione, dotandola dell'attuale fabbricato viaggiatori e di un piazzale ferroviario che potesse disimpegnare il traffico preventivato. In seguito, il nome della stazione fu designato negli orari destinati al pubblico anche come Trieste Stato (in tedesco,Triest Staatsbahnhof) per distinguerla dall'altra stazione triestina, Trieste Meridionale (Triest Südbahnhof), di proprietà della Südbahn.

Come conseguenza del trattato di Parigi (1947), il confine fra Italia e Jugoslavia fu spostato presso il valico di Monrupino (in sloveno Repentabor). L'anno seguente le ferrovie jugoslave aprirono al traffico una variante fra Sesana (in sloveno Sežana), sulla ferrovia Meridionale, e Kreplje, per permettere l'allacciamento alla Meridionale in territorio Jugoslavo. I servizi passeggeri furono tutti prestati da Sesana e Nova Gorica, già Gorizia Monte Santo e fino al 1935 capolinea del servizio tranviario cittadino. Il tratto tra Kreplje, Villa Opicina e Trieste Campomarzio fu dedicato al solo servizio merci, piuttosto intenso per treni diretti dall'Austria al Porto di Trieste, fino alla fine degli anni sessanta. All'inizio degli anni ottanta il traffico merci cessò definitivamente sul tratto Kreplje - Opicina, ma la linea è stata mantenuta funzionante seppur in condizioni minimali e con rallentamenti. La Tratta fra Opicina e Trieste è stata recentemente messa in "stand-by" ma potrebbe agevolmente essere messa in esercizio se ci fosse la volontà politica.



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