RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

venerdì 9 settembre 2016

COSTRUIRE IL MOVIMENTO PER LA NO TAX AREA E LA ZONA FRANCA TERRITORIALE DI TRIESTE


La politica triestina si è dimenticata della NO TAX AREA nei Punti Franchi del Porto Franco Internazionale di Trieste di cui ha parlato la Serracchiani il 1° luglio. Noi no.

I FATTI:
Il 1° luglio la Serracchiani invia a Renzi una lettera con cui chiede l' istituzione della NO TAX AREA che andrebbe ad aggiungersi ai vantaggi doganali già esistenti nei nostri Punti Franchi (clicca QUI) e descrive esattamente, per la prima volta, le caratteristiche del Porto Franco Internazionale su cui da anni insistono gli indipendentisti, gli autonomisti e diversi operatori, oltre a noti studi legali di diritto marittimo.
Anche gli orologi guasti segnano l' ora esatta due volte al giorno...

Questa è da considerarsi una vittoria di chi vuole il riconoscimento del Porto Franco Internazionale di Trieste e lo avevamo suggerito anche con articoli precedenti (clicca QUI  e  QUI  e  QUI  e  QUI).

Subito il Commissario D' Agostino ha approvato e rilanciato inserendo anche le "attività finanziarie" fra quelle auspicabili nei Punti Franchi.

Il 10 luglio il Piccolo ha pubblicato un fondo di Morelli che auspicava che la NO TAX AREA fosse localizzata nel Punto Franco di PORTO VECCHIO (clicca QUI), cosa che avevamo ripetutamente suggerito (clicca QUI).
Anche gli orologi guasti segnano l' ora esatta due volte al giorno...

IL COMMENTO
Ci aspettavamo che di fronte a queste aperture ci sarebbero state delle reazioni volte a creare una mobilitazione per ottenere veramente che questi buoni propositi diventino realtà e in un modo utile all' economia di Trieste e non rimangano i soliti annunci senza seguito concreto: niente, silenzio totale per due mesi.

Ma c'è di peggio: la ripresa della solita solfa su Porto Vecchio sdemanializzato, privatizzato e urbanizzato ha visto un' impennata di proposte bizzarre che ripropongono, in peggio, la solita minestra fantaturistica irrealizzabile invece di puntare decisamente sulla NO TAX AREA soprattutto per Servizi Finanziari, Hi Tech e Ricerca che, tra l' altro, stava per realizzarsi negli anni '90 grazie al progetto di Off- Shore Finanziario di Generali e Fiat ostacolato da una politica ottusa locale, nazionale ed europea.

Centro Sinistra:
Russo è stato protagonista a Ring di un intervento surreale (vedi sotto) in cui ha parlato di 5 miliardi di investimenti in Porto Vecchio contemporaneamente al fatto di farne una specie di Central Park.
Dal momento che Central Park ha 341 ettari mentre Porto Vecchio ne ha solo 65 ci tocca pensare che Russo spera di ottenere 5 miliardi di investimenti privati per trasformare tutta l' area in giardinetti...
Tuttavia Russo ha ragione quando dice che ci vogliono 5 miliardi per urbanizzare l' area: per questo si tratta di fantascienza e non ci sarà mai nessun investitore privato.


Per capire l' ordine di grandezza delle sparate di Russo si pensi che l' annunciato piano per la sicurezza antisismica di TUTTI gli edifici italiani prevederà 2 (due) miliardi all' anno e che il tormentato accordo fra Unione Europea e Turchia sui profughi prevede il versamento di 3 (tre) miliardi alla Turchia in cambio del mantenimento in loco di un milione e seicentomila profughi siriani. Secondo lui ne arriveranno 5 (cinque) di miliardi per il suo Central Park e per il Museo del Mare ... 

Naturalmente non manca di candidarsi a guidare una Società (leggi poltronificio) per la realizzazione della mirabolante sdemanializzazione, privatizzazione e urbanizzazione da 5 miliardi....

Qui si sta mancando di rispetto all' intelligenza degli interlocutori.

Centro Destra:
Dipiazza nella sua conferenza stampa (vedi sotto)  ha spiegato, con tono affabulatorio e immaginifico, che Porto Vecchio, sempre con utilizzo turistico, è "un vulcano di opportunità" e conseguentemente sarà la sede di un misterioso "Grande Attrattore Culturale Transnazionale" e del mercato ittico all' ingrosso (che non ha niente a che fare con un pittoresco mercato al dettaglio costantemente evocato a sproposito) posizionato dove ancora c'è il Punto Franco, oltre che di un paio di istituti scientifici al magazzino 26 su cui si mantiene il riserbo. Ma ci sarà pure il Casinò proposto dall' assessore Giorgi (clicca QUI) !


Della No Tax Area neanche l' ombra...

Indipendentisti:
i vari gruppi che fanno riferimento al Movimento Indipendentista non ne stanno parlando malgrado proprio l' indipendentismo triestino di questi anni sia all' origine della ritrovata centralità del Porto Franco Internazionale e della fiscalità di vantaggio nei Punti Franchi.

Sarebbe invece stato il caso di capitalizzare il successo del riconoscimento della validità di queste tesi e di creare l' opportuna mobilitazione cittadina per la realizzazione della No Tax Area conformemente a come da anni rivendicato.
Chi potrebbe  dire che si tratta di obiettivi velleitari e utopistici dopo il pronunciamento pubblico della Serracchiani e D' Agostino?


Tuttavia c'è chi preferisce impegnarsi in iniziative goliardiche come presidi confinari, segnali stradali e manifestazioni insieme a transfughi neofascisti piuttosto che assumere il posto che gli competerebbe alla guida della realizzazione della No Tax Area e della Zona Franca Territoriale.

LA PROPOSTA:
costruire un movimento cittadino per la realizzazione della No Tax Area, insediata anche in Porto Vecchio, e della Zona Franca Territoriale.
Un movimento aperto a tutti i concittadini, senza preclusioni, che desiderano lo sviluppo economico e civile di Trieste e finalizzato a creare una forte pressione popolare per la realizzazione dei due obiettivi conformemente agli interessi di Trieste e non dei politici.

Si tratta di cominciare facendo togliere da Porto Vecchio il vincolo architettonico posto da Sgarbi nel 2001 e giustamente definito idiota dall' arch. Semerani, anche al fine di consentire di costruire a costi ragionevoli (32 milioni sono già stati spesi per il Magazzino 26 e la Centrale Idrodinamica senza creare un solo posto di lavoro: come memoria storica è sufficiente). 
Riestendere il Punto Franco a tutta l' area allargando quello fortunatamente rimasto sulla fascia costiera e poi di progettare un' area utile per insediamenti produttivi e finanziari che creino lavoro e non chiacchiere e poltrone.

NE RIPARLEREMO. 


Note:
PARCO URBANO (CENTRAL PARK) CON TRENINO TURISTICO...
SOLO CINQUE (5) MILIARDI DI INVESTIMENTO... WOW !

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MERCATO ALL' INGROSSO DEL PESCE  IN PUNTO FRANCO E "GRANDE ATTRATTORE CULTURALE INTERNAZIONALE"...WOW !


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IL"GRANDE ATTRATTORE CULTURALE INTERNAZIONALE": 
RIAPRIRE I BORDELLI FREQUENTATI DA JAMES JOYCE  (clicca)...VICINO AL CASINO'  DELL' ASSESSORE GIORGI



3 commenti:

  1. Esiste già un movimento pro Porto Franco Internazionale e si chiama MOVIMENTO TRIESTE LIBERA che oltre a richiedere il riconoscimento dei diritti di TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE si prodiga da anni per l'attuazione delsuddetto porto! Quindi non è vero che gli "indipendentisti" non ne parlano, tutt'altro! Informatevi sulla verità è non sparate cazzate!

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