RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

sabato 4 giugno 2016

OGGI PUOI LIBERARE TRIESTE DA DUE VECCHIE CIABATTE DELLA POLITICA: MANDANDO PAOLO MENIS AL BALLOTTAGGIO - PENSACI !


Via i due Partiti della Nazione: centro destra e centro sinistra !



COME FARE IL VOTO DISGIUNTO PER MANDARE PAOLO MENIS AL BALLOTTAGGIO E CONTEMPORANEAMENTE VOTARE LA PROPRIA LISTA, SENZA ARRECARLE ALCUN DANNO, E DARE LE PREFERENZE  ?


SEGNA IL SINDACO PAOLO MENIS, IL PRIMO IN ALTO A SINISTRA, E POI SEGNA ANCHE LA LISTA CHE PREFERISCI
(se vuoi puoi anche aggiungere le preferenze).

COME FARE IL VOTO DISGIUNTO PER MANDARE PAOLO MENIS AL BALLOTTAGGIO E CONTEMPORANEAMENTE VOTARE LA PROPRIA LISTA, SENZA ARRECARLE ALCUN DANNO, E DARE LE PREFERENZE -


SOPRA:VOTO PER IL SINDACO
PAOLO MENIS, IL PRIMO IN ALTO A SINISTRA

Comune di Trieste
COME FARE IL VOTO DISGIUNTO PER MANDARE PAOLO MENIS AL BALLOTTAGGIO E CONTEMPORANEAMENTE VOTARE LA PROPRIA LISTA, SENZA ARRECARLE ALCUN DANNO,  E DARE LE PREFERENZE - 

In questo modo la propria lista, che non ha la possibilità concreta di andare al ballottaggio, mantiene i voti per eleggere consiglieri comunali e il candidato sindaco diventa automaticamente e di diritto il primo degli eletti.

 VOTO DISGIUNTO PER LE TRE LISTE DI AREA INDIPENDENTISTA:
SOPRA - VOTO DISGIUNTO: SINDACO + "UNITI PER TRIESTE" CON PREFERENZE SUGGERITE DA "TERRITORIO LIBERO"

SOPRA - VOTO DISGIUNTO: SINDACO + LISTA POTENZA

SOPRA- VOTO DISGIUNTO: SINDACO + FRONTE INDIPENDENZA TLT
 VOTO DISGIUNTO PER ALTRE LISTE ESPRESSIONE DEL TERRITORIO:
SOPRA  -VOTO DISGIUNTO: SINDACO + SI PER TRIESTE (PRODANI-SOSSI)

SOPRA - VOTO DISGIUNTO: SINDACO + NO FERRIERA

E COSI' VIA PER TUTTE LE ALTRE LISTE...

COME NO !? RENZI E LA SERRACCHIANI NON C' ENTRANO CON LE ELEZIONI COMUNALI ! E NANCHE LA PROCESSIONE DI MINISTRI IN CAMPAGNA ELETTORALE! TUTTI A CASA!



SEGNALAZIONE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA: QUESTO E' UN POST RAZZISTA DI UN IMPORTANTE ESPONENTE DELLA "LEGA" DI TRIESTE


CLICCA QUI LA FOTO PER VEDERLA MEGLIO

Qui non si tratta il tema dell' immigrazione ma si diffondono i peggiori stereotipi razzisti per fini elettorali.
Qui non si tratta di un candidato qualunque ma di Danilo SLOKAR, un dirigente leghista locale costantemente in TV ai dibattiti: fare post pubblici commentando e condividendo non è un "mi piace" e neanche una frase fuori controllo, c'è la volontà.

Lo segnaliamo pubblicamente alla Procura della Repubblica del Tribunale di Trieste che ha già aperto un' indagine su un altro candidato della Lega, il pugile Tuiach, per "istigazione all' odio razziale" riguardo dei post antisemiti che esaltavano Auschwitz.

La LEGA da "Nord" e secessionista si è trasformata in un partito nazionalista italiano e sovranista indistinguibile da un movimento neofascista.

Diffonde stereotipi razzisti come nel Ventennio: linguaggio gutturale, primitivismo e "trombade" degli africani sfaticati.
Oggetto di dileggio e "satira" sono persone qualunque ma di pelle scura, nella loro vita quotidiana e non certo in procinto di dedicarsi al "terrorismo".
Tipico di chi si sente una "razza superiore".
Questa è la loro difesa della civiltà democratica e dei "valori cristiani" di dignità della persona e rispetto umano !


Proprio a Trieste dove nel 1938 sono state annunciate da Mussolini le leggi razziali che hanno decapitato la nostra classe dirigente e intellettuale (Umberto Saba compreso, che è fuggito in Francia, mentre Italo Svevo era già morto) ci viene nuovamente propinata questa FOGNA da chi è già stato e vuole tornare a governare la città.
Proprio a Trieste che ha un Porto Franco Internazionale che lavora con tutto il mondo e tutti i popoli di qualsiasi etnia, colore, religione e nazionalità !

A CASA, MA ANCHE A CALCI IN CULO ! VERGOGNA !

Il problema dell' immigrazione è una cosa troppo seria per lasciarlo in mano ai razzisti.


QUESTI SOTTO SONO I COMMENTI AL POST ALLEGRAMENTE CONDIVISO PERCHE' SAREBBE "SATIRA": MA LA SATIRA SI FA CONTRO  I POTENTI NON CONTRO GLI ULTIMI.
E, PER DIFENDERSI, PARLANO PURE DI TERRORISMO ISLAMICO: PERO' DILEGGIANO PESCATORI DI PELLE NERA E PARLANO DI JUNGLA... QUI il post condiviso.
LE FOTO OGGETTO DI SATIRA  NON SONO QUELLE DI TERRORISTI MA DI POVERI CRISTI .
Ci pensino a magistrati a vedere se si tratta di innocente satira.





FERRIERA - BUGIARDI ! IL SINDACO HA IL POTERE DI FAR CHIUDERE LE LAVORAZIONI INQUINANTI E PERICOLOSE - LO HA FATTO A PIOMBINO NEL 2005 CON LA COKERIA 27 - ECCO L' ORDINANZA URGENTE

Cliccando QUI scaricate l' ordinanza completa.


Cliccando QUI invece trovi la situazione attuale dello stabilimento siderurgico di Piombino, CHE NON HA PIU' L' AREA A CALDO.

Sono dei bugiardi che dicono che il Sindaco non ha i poteri per chiudere l' "Area a Caldo" che inquina e diffonde tumori in tutta la città, giardini pubblici compresi.


Adesso sappiamo perchè Trieste è da sempre in vetta alla statistica per i tumori e le malattie polmonari .



Ambedue sindaci che hanno governato 
e non hanno fatto niente.


Ambedue sono parte di un sistema politico con due Partiti della Nazione che si alternano nel fare disastri.




In un paese civile i BUGIARDI devono dimettersi e andare a nascondersi, anche se le bugie sono su fatti personali: negli USA hanno messo sotto processo Clinton per bugie su questioni sessuali con una stagista.
Qui invece si ripresentano sfrontatamente, tronfi e arroganti, sorretti da schiere di notabili nazionali e di ministri: A CASA ENTRAMBI !

GUAI SE IL BALLOTTAGGIO DOVESSE ESSERE TRA QUESTI DUE !

Bisogna impedirlo subito anche con il "voto disgiunto" al primo turno: domani .
Concentrando il voto sull' unico candidato alternativo che ha concrete possibilità di andare al ballottaggio: Paolo MENIS del  M5S



QUI TROVI IL VIDEO CON IL PROGRAMMA ELETTORALE DI DIPIAZZA clicca sul testo. 

E QUI LE GAG DI COSOLINI CON LE IENE SULLA FERRIERA (clicca il testo)







venerdì 3 giugno 2016

DIAMO UNA LEZIONE AGLI ARROGANTI - NO ALL' ASTENSIONISMO CHE LI AIUTA - PUNIAMO LORO, E "IL PICCOLO" CHE LI SOSTIENE SFACCIATAMENTE, MANDANDO AL BALLOTTAGGIO UN CANDIDATO ALTERNATIVO: MENIS (COL VOTO DISGIUNTO) -


Circa il 9% dei nostri lettori ha dichiarato di  non voler andare a votare per disgusto, protesta o principio (clicca QUI).

Mai come adesso la Casta e il Partito della Nazione al governo hanno spinto verso l' astensione, per poter continuare a governare e fare danni senza disturbi da parte dei cittadini.

Al referendum sulle Trivelle hanno invitato esplicitamente all' astensione, queste amministrative le hanno poste in una domenica di "ponte" limitando il voto a un solo giorno.
Renzi sta dichiarando che queste elezioni non sono importanti mentre sarebbe importante il prossimo Referendum sulle Riforme della Boschi che però non ha il quorum minimo.

Meno cittadini votano, meglio è per loro: perchè vanno a votare le loro clientele, quelli che hanno avuto o vivono di favori dei politici mentre i cittadini arrabbiati e disgustati restano a casa.
Non votando gli si fa un grande favore.


Dei segnali astensionisti dell' elettorato questi se ne fregano: vogliono restare al potere ed ogni mezzo è buono !
In realtà temono molto i risultati  di queste elezioni: lo si vede dalla sfilza di ministri che sono arrivati a Trieste in questi giorni, lo si vede dai paginoni del Piccolo sulla mezz' ora di Renzi a Trieste e sulle esternazioni della Serracchiani.

Il Piccolo va punito per la disinformazione e il modo migliore è far vedere che i cittadini non tengono conto delle sue indicazioni, e che il suo candidato non arriva nemmeno al ballottaggio.

Il risultato di queste elezioni amministrative potrà provocare un ribaltone nell' assetto politico non solo locale, con la Serracchiani umiliata a casa sua.

Cittadini incazzati e sdegnati, andare a votare ! 


Se non per amore di qualcuno almeno per rabbia e per mandarli a casa e APRIRE UNA FASE NUOVA in cui potremo costruire insieme la casa comune.

Prima di costruire una nuova casa bisogna preparare il terreno e radere al suolo le macerie e i ruderi del passato.
Facciamolo il 5 giugno.

C'è anche un' "astensionismo di principio" riguardante le cosiddette "elezioni italiane": è un errore ed un uso strumentale delle istanze indipendentiste.
Trieste è un "territorio amministrato" dal 1954 dal Governo Italiano che ha l' obbligo di indire le elezioni per il nostro Comune che esiste dal Tredicesimo Secolo: così come ha fatto l' amministrazione militare degli Alleati nel '49 e nel '52.
Quando l' amministrazione civile italiana è arrivata nel '54 non ci sono state nuove elezioni comunali che sono state indette dall' amministrazione italiana alla scadenza naturale nel '56: come suo dovere.
Ci mancherebbe che non convochino nemmeno le elezioni comunali: è loro dovere di amministratori.
Infatti gli indipendentisti hanno sempre partecipato alle elezioni in tutto il dopoguerra.
Non lasciatevi fuorviare da chi vuole alimentare l' astensionismo con elucubrazioni ideologiche estremiste: le "dichiarazioni di non voto" finiscono nei cestini quando non servono per gli elenchi in Tribunale (o altrove) e in tal senso sono già state usate due anni fa da solerti inquirenti.

Se non votate non contate niente.


Tutti i sondaggi e i pronostici danno SOLO TRE CANDIDATI  in lizza per entrare al ballottaggio: Cosolini, Dipiazza e Menis in un "testa a testa".
Con gli altri 8 che si contendono il rimanente 19% : 19 diviso 8 fa  2,4 di media (alcuni più, altri meno). Un distacco irrecuperabile.


La speranza per Trieste è che l' unico candidato alternativo ai due Partiti della Nazione che hanno governato portando Trieste al disastro vada al ballottaggio escludendo Cosolini o Dipiazza: più facilmente Cosolini, punendo l' attuale partito di governo.
Per poi vincere e aprire una nuova fase per la città.

Potete continuare a votare per la vostra lista (anche PD se siete dalla minoranza quotidianamente sodomizzata da Renzi e cominciate ad essere stufi), consentendole di avere i suoi consiglieri, ma, visto che nessun candidato al di fuori di questi tre ha alcuna possibilità di andare al ballottaggio, vi invitiamo , con il "voto disgiunto", a concentrare SUBITO i voti sul candidato sindaco Paolo Menis del M5S che si è dimostrato ricettivo alle istanze provenienti dal territorio: dal Porto Franco alla Ferriera, all' Allegato VII.
In modo da consentirgli di andare al ballottaggio in questo "testa a testa" decisivo per le sorti di Trieste.


Chi vuole voti per la sua lista che sia Indipendentista, No Ferriera, SI per Trieste o altro (e pure i candidati consiglieri preferiti) ma, per non sprecare il voto e renderlo UTILE, metta la croce anche su Paolo Menis sindaco, che è l' unico  che ha possibilità concrete di andare al ballottaggio lasciando fuori uno degli altri due concorrenti e rappresentanti del Partito della Nazione vecchio o nuovo.

C' è una grande differenza fra restare a "contarsi" e "contare politicamente" sul serio.

VOTATE !  VOTO UTILE - VOTO DISGIUNTO



RIAPRIAMO LA TRANSALPINA - 110° ANNIVERSARIO DELLA LINEA FERROVIARIA CHE HA FATTO GRANDE TRIESTE COLLEGANDOLA AL CENTRO DELL' IMPERO - MOMENTO DI AMICIZIA TRA NAZIONI


IN LUGLIO CI SARA' IL 110° ANNIVERSARIO DELLA FERROVIA TRANSALPINA NATA PER MIGLIORARE I COLLEGAMENTI FRA IL PORTO DI TRIESTE E L' INTERNO DELL' IMPERO -

Il 19 luglio ci sarà un grande evento  commemorativo con treno storico organizzato dal Governo sloveno, col primo ministro Miro Cerar che arriverà a Gorizia.
Il 3 settembre : festeggiamenti ufficiali per il 110° anniversario dell'entrata in servizio della Transalpina con rappresentanze istituzionali di vari paesi.

MA LA TRATTA DAL PORTO DI TRIESTE E' STATA RECENTEMENTE MESSA FUORI USO DALLE FERROVIE ITALIANE.


Malgrado sia importante per le criticità del porto,
malgrado sia un veicolo di turismo che collega rapidamente il centro città con Opicina e le linee internazonali;
malgrado abbia pendenze analoghe alla Capodistria-Divaccia, unica linea che serve il Porto di Koper ormai più grande del nostro e in continua espansione;
malgrado la sua riapertura sia richiesta sia dagli operatori del porto, sia dall' Autorità Portuale, sia dagli operatori turistici (ricordate il Rondò ferroviario?) per il collegamento con una stazione irraggiungibile dal Centro città e priva di servizi, come quella di Opicina, ma in posizione strategica sulle linee internazionali;
malgrado sia un simbolo concreto di unità, pace e amicizia tra popoli e nazionalità.


Proprio Trieste e il suo porto, per cui la Transalpina era nata, rischiano di restare esclusi dal 110° anniversario.


ANCHE TRIESTE DEVE PARTECIPARE AL 110° ANNIVERSARIO DELLA TRANSALPINA, CON UN TRENO STORICO CHE PARTA DALLA STAZIONE DI CAMPO MARZIO E DAL PORTO E SI INCONTRI CON GLI ALTRI TRENI STORICI IL 19 LUGLIO E IL 3 SETTEMBRE.

Sarà un grande evento di valore internazionale oltrechè utile al Porto e al turismo perchè comporterà la riapertura della linea.


E, speriamo, uno dei primi atti promossi, insieme ad altri, dall' assessorato alla Cultura e Turismo della prossima amministrazione comunale che avrà mandato a casa i "Partiti della Nazione" vecchi e nuovi che hanno isolato Trieste dal suo entroterra naturale mitteleuropeo.


Nel 1918 noi celebreremo il 100° anniversario della FINE della Grande Guerra, dopo due anni di celebrazioni guerrafondaie dell' INIZIO della Inutile Strage, e vogliamo che Trieste ci arrivi ben preparata ad essere il centro della cultura dell' amicizia tra nazioni e popoli.

Con un grande "Festival della Cultura Mitteleuropea che Incontra il Mare" già ben avviato da più di un anno (clicca QUI).


Cominciamo subito facendo riaprire la Transalpina a partire dal Porto/Campo Marzio.


LA  TRANSALPINA:
Con il termine di origine latina Transalpina venne denominato un vasto complesso di linee ferroviarie costruite all'inizio delXX secolo dall'Impero austro-ungarico nell'ambito dell'Alpenbahnenprogramm allo scopo di migliorare i collegamenti fra l'interno e il Porto di Trieste, unendo le città di České Budějovice e Trieste, al tempo entrambe appartenenti all'impero[1].
Il complesso di linee nacque come progetto coerente delle Ferrovie imperiali dello stato austriaco (KKStB) che si ponesse come alternativa alla Trieste-Vienna, gestita dalla privata Südbahn, in modo da sottrarre la società statale alle onerose tariffe imposte dalla concorrente. Era intento dei propugnatori, inoltre, creare un secondo collegamento ferroviario diretto tra Trieste e il centro Europa.
La costruzione della Transalpina venne approvata per legge il 6 giugno 1901 e i lavori per la sua costruzione iniziarono nelle settimane seguenti. Il complesso di linee fu completato e aperto tra il 1906 e il 1909.
A Trieste la linea si attestava presso l'impianto della KKStB, Trieste Sant'Andrea, la quale fu allargata per l'occasione, dotandola dell'attuale fabbricato viaggiatori e di un piazzale ferroviario che potesse disimpegnare il traffico preventivato. In seguito, il nome della stazione fu designato negli orari destinati al pubblico anche come Trieste Stato (in tedesco,Triest Staatsbahnhof) per distinguerla dall'altra stazione triestina, Trieste Meridionale (Triest Südbahnhof), di proprietà della Südbahn.

Come conseguenza del trattato di Parigi (1947), il confine fra Italia e Jugoslavia fu spostato presso il valico di Monrupino (in sloveno Repentabor). L'anno seguente le ferrovie jugoslave aprirono al traffico una variante fra Sesana (in sloveno Sežana), sulla ferrovia Meridionale, e Kreplje, per permettere l'allacciamento alla Meridionale in territorio Jugoslavo. I servizi passeggeri furono tutti prestati da Sesana e Nova Gorica, già Gorizia Monte Santo e fino al 1935 capolinea del servizio tranviario cittadino. Il tratto tra Kreplje, Villa Opicina e Trieste Campomarzio fu dedicato al solo servizio merci, piuttosto intenso per treni diretti dall'Austria al Porto di Trieste, fino alla fine degli anni sessanta. All'inizio degli anni ottanta il traffico merci cessò definitivamente sul tratto Kreplje - Opicina, ma la linea è stata mantenuta funzionante seppur in condizioni minimali e con rallentamenti. La Tratta fra Opicina e Trieste è stata recentemente messa in "stand-by" ma potrebbe agevolmente essere messa in esercizio se ci fosse la volontà politica.



giovedì 2 giugno 2016

LE FALSITA' ELETTORALI DEL PICCOLO - MENIS IN REALTA' VUOLE IL RIUTILIZZO PRODUTTIVO DI PORTO VECCHIO E DIFENDE IL PUNTO FRANCO: COME NOI.

Il Piccolo ha perso l'occasione del cambio di direttore per dimostrare di poter diventare un giornale più serio e imparziale: continua ad essere il bollettino del PD.
Oggi, oltre al paginone per la propaganda elettorale della Serracchiani che segue ai paginoni per Renzi, abbiamo un velenoso articolo su Porto Vecchio che vuole seminare il dubbio di un 'adesione del Movimento 5 Stelle alla linea di Cosolini.
Lo scopo è sempre quello: gettare scompiglio e confusione nelle file nemiche, mettere gli uni contro gli altri, impedire la convergenza di cittadini stufi e decisi a mandare a casa i Partiti della Nazione vecchi e nuovi.
In realtà la convergenza sul tema del riutilizzo produttivo di Porto Vecchio fra "triestini di buona volontà" che siano indipendentisti, autonomisti o del M5S continua ad esserci.
E la posizione indipendentista e autonomista non è per niente isolata.

Dice Debora:
 "Cosolini dà certezze", si, di mandare a remengo ancora di più Trieste ....

Paolo Menis ha appena emesso il seguente comunicato sul mistificatorio articolo del Piccolo (clicca QUI) di cui riportiamo sotto il testo.
COMUNICATO DEL M5S
"A seguito del titolo e dell'articolo odierno contenuto nel quotidiano il Piccolo sul tema del porto vecchio (M5S dice si a Porto vecchio alla città) sono costretto a precisare quando riportato dal giornalista. 
Capisco la necessità di ricercare lo scoop ma non c'è nessun cambio di posizione del M5S sul tema. 
Continuiamo a sostenere che bisogna creare le condizioni affinché anche nelle aree di Porto vecchio si sviluppino attività economiche.
In questo senso l'interesse di Fincantieri per il bacino del Molo 0 dimostra che le nostre idee non sono fantasie. Sul piano urbanistico la situazione è chiara, ed è definita dalla “variante Barduzzi”. Che non parla di porto, ma di portualità allargata. Allora: bene la crocieristica, bene la nautica da diporto con tutti i servizi connessi, bene la cantieristica di alto livello, luoghi di cultura e di ricerca legati al mare, senza però demonizzare, laddove serve, uno strumento straordinario come il punto franco internazionale (che potrebbe laddove serva essere riattivato), così come più volte ha sottolineato il commissario straordinario Zeno D’Agostino. 
E' dal 2011 che il M5S di Trieste parla di punto franco non come una scusa per non fare nulla ma come potenzialità per il rilancio economico della città tutta, a cominciare proprio dall’area di Porto vecchio. 
Fino alla sentenza 400 del 2013 del Tar regionale venivamo derisi non appena citavamo la validità dell’allegato VIII: per fortuna è intervenuto un atto di un tribunale ad avvalorare la nostra tesi, nonché successivi atti del commissario di governo.
A parlare per l’attenzione del M5S Trieste per il punto franco sono poi gli atti depositati in Consiglio comunale negli ultimi 5 anni, a partire dalla richiesta fatta più volte in aula affinché il sindaco chiedesse con forza l’adozione del regolamento attuativo della legge 84/94, un passaggio dimenticato dai partiti da più di 20 anni.
Per far funzionare davvero il porto franco di Trieste sarebbe poi necessario un regolamento ad hoc dell’Agenzia delle dogane.
Sulla discussa questione della destinazione d’uso residenziale il nostro giudizio rimane assolutamente negativo.
Rispetto ad altre città in cui sono stati eseguiti recuperi di zone dismesse, Trieste ha un rapporto incredibilmente sbilanciato rispetto a Porto Vecchio. La decrescita della popolazione residente è evidente nei dati e parlare di una città a misura di 300.000 abitanti quando ad oggi ne totalizza 205.000 è non solo una follia ma anche una previsione che non ha gambe: ci sono già 10.000 appartamenti sfitti e l’area del Porto Vecchio destinata ad uso residenziale ingrandirebbe la città di un settimo dell’esistente.
Si rischierebbe quindi di modificare totalmente i pesi urbanistici della città, creando di fatto un nuovo centro urbano e nuove periferie e ingigantendo le problematiche di edifici abbandonati, sfitti, degradati, di cui Trieste non ha certo ulteriore bisogno
Paolo Menis"


mercoledì 1 giugno 2016

#SenRussoStaiSereno IL SEN RUSSO GA LE CARTE ... MA IL PD VA A CASA LO STESSO


L' uomo dei blitz e degli annunci, annuncia per domani sfracelli contro gli indipendentisti.
Con tanto delle solite lettere dall' ONU.


Siamo a TRE giorni dalle elezioni e non ci sarà possibilità materiale di replica sui media che faranno da cassa di risonanza. Bel colpo mediatico !

Tuttavia potrà creare sgomento solo in chi credeva di poter risolvere la "Questione di Trieste" con le carte bollate e i tribunali, e noi non siamo fra questi, e non certo in chi pensa si tratti di una necessità di sopravvivenza della città che soffre da 100 anni in un contesto statuale inerte quando non ostile.

Anche se non ci fosse nessuna carta a favore e nessun precedente storico, per Trieste resta vitale rendersi autonoma dallo stato Italiano.

Si tratta di tendenze geopolitiche e di necessità di riavvicinamento col proprio entroterra naturale che non hanno niente a che fare con le carte.

Il sen. Russo ha due bersagli fissi: gli indipendentisti  e il M5S, ma è una inutile battaglia di retroguardia perchè comunque il suo PD prenderà una bastonata storica in queste elezioni.

Se con le sue carte toglierà voti agli indipendentisti, li farà guadagnare al M5S, come vasi comunicanti.

E, in ogni caso, secondo noi, con il "voto disgiunto" prima e con la confluenza dei voti su Menis al ballottaggio poi, andranno a casa sia Cosolini che Dipiazza e si aprirà una nuova stagione politica a Trieste che potrà meglio progettare il futuro, libera dal macigno dei Partiti della Nazione vecchi e nuovi.

Basta che si vada a votare in massa e senza pregiudizi per fare intanto pulizia, e ricostruire poi, insieme.

L' astensionismo fa un enorme favore ai due signori della foto sotto.

CHE NESSUNO SI ILLUDA CHE I VOTI INDIPENDENTISTI POSSANO ANDARE A COSOLINI O DIPIAZZA NE' AL BALLOTTAGGIO, NE' PRIMA, NE' DI POTER TRATTARE.
E NEMMENO DI NEUTRALIZZARLI SPINGENDOLI VERSO L' ASTENSIONE.


CARTE E CONTROCARTE.
P.S. 
Sen Russo,
 i ne comunica che i ga trovà altre carte, ancora più potenti, sconte a Vienna nella Cripta dei Capucini: un testamento olografo in cui Franz Joseph lassava Trieste ai Triestini prima de morir. 
Trieste xe stato autonomo dal 1916,  proprietà privatissima dei Triestini, e noi semo i eredi... e l' annession del 1921 xe nulla ! 

E 'deso come la metemo ? Chi te interroghi 'desso ?
Volemo 'ndar via e lassarve nei vostri italici casini, con carte o senza !
Te lo vol capir ?!

SPETEMO LE TUE CONTROCARTE !

I due notai di Vienna che mostrano il Testamento Olografo di Franz Joseph che lascia Trieste ai Triestini.



LE NOTIZIE DEL GIORNO IN VIGNETTE (per chi non ha tempo)

7 GIARDINI CHIUSI PER INQUINAMENTO
SI COMINCIA A CAPIRE PERCHE' A TRIESTE I TUMORI SONO PIU' COMUNI DELLA MEDIA ITALIANA?

Clicca QUI per l' articolo del 2010 e ricordatene quando vai a votare il 5 giugno. 
______________

SCHETTINO:  16 ANNI, UN PO' POCHINI


ITALIA: UN PAESE DI EROI, NAVIGATORI, SANTI ecc.


martedì 31 maggio 2016

VUOI IL RIGASSIFICATORE CHE INQUINA, METTE IN PERICOLO LA CITTA' E BLOCCA IL PORTO? VUOI DIPIAZZA AL BALLOTTAGGIO COL SUO SOCIO, O LO MANDIAMO A CASA ? VOTO UTILE-VOTO DISGIUNTO -



Clicca QUI per l' articolo completo della foto.
Ricordate quando votate :"Il sindaco Dipiazza non sta nella pelle: «Viviamo una giornata formidabile in cui si compie un sogno. Dopo il recente sblocco delle partite di Porto Vecchio, Silos e Parco del mare, questa è la ciliegina sulla torta."
Come ha dichiarato anche Renzi il 28 a Trieste l' iter di approvazione del Rigassificatore di Zaule è ancora in corso....




CICIO NON XE PER BARCA - VOLETE IL CICIO AL BALLOTTAGGIO O LO MANDIAMO A CASA? VOTO UTILE-VOTO DISGIUNTO



Crisi Banche: ITALIA SBANCATA - ZINGALES DURISSIMO: “SENZA IL FONDO ATLANTE POTEVA VENIRE GIU' ANCHE UNICREDIT - E' INCREDIBILE CHE NON SIA STATA ANCORA DECISA UN'AZIONE DI RESPONSABILITA' CONTRO L'EX PRESIDENTE DI POP VICENZA, ZONIN - BISOGNA DICHIARARE L’EMERGENZA SISTEMICA E CHIAMARE LA TROIKA” !


Estratto dell'articolo di Giorgio Meletti per il “Fatto Quotidiano”

luigi zingalesLUIGI ZINGALES
La crisi delle banche italiane è molto più grave di quanto non si dica. C'è una sola via d' uscita, l' intervento pubblico. So bene che significa sottomettersi alla temuta Troika. Ma non vedo alternative". Dall' Università di Chicago, dove insegna Finanza, l' economista Luigi Zingales lancia un appello alla classe dirigente della politica e dell' economia [...]

La creazione del fondo Atlante che sta salvando Popolare di Vicenza e Veneto Banca non è risolutiva?
TABELLA ATLANTETABELLA ATLANTE
No, il fondo Atlante non risolve il problema perché non lo si vuol risolvere. E sa perché? Perché una vera soluzione richiederebbe l'assunzione della responsabilità da parte di molte persone. Invece si cerca di procedere lentamente, senza traumi.

Chi deve assumersi le responsabilità?
ATLANTEATLANTE
Sicuramente chi è stato al vertice della banche in difficoltà. Il fatto che non si sia ancora decisa un' azione di responsabilità sull' ex presidente della Popolare di Vicenza Gianni Zonin mi lascia perplesso. [...]

Perché Atlante non risolve?
Atlante sta solo comprando tempo. Impiega 2,5 miliardi dei 4,2 raccolti per ricapitalizzare le due banche venete, e non è nemmeno sicuro che l' intervento sia sufficiente.
[...] Non capisco perché tutti dicano che lo Stato non può intervenire. Non è vero. Ci sono delle regole precise, è che non le si vuole utilizzare. Lo Stato può intervenire invocando la crisi sistemica e chiedendo l' intervento del fondo europeo Esm, il cosiddetto salva Stati, come ha fatto la Spagna quando ha chiesto 40 miliardi per salvare le sue banche.
GIANNI ZONINGIANNI ZONIN

Questo significa mettersi sotto la tutela della temuta Troika, Commissione europea più Banca centrale europea più Fondo monetario internazionale.
Sì, e ovviamente il governo non lo vuole fare. Però guardi, è l' unica strada per dare uno scossone al Paese, e poi, tra essere governati dalla Germania o dalla Troika la differenza è poca. Anzi, mi sembra che ultimamente il Fondo monetario sia più tollerante degli uomini di Angela Merkel.

fondo monetario internazionaleFONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

Nella tragedia bancaria hanno cacciato Federico Ghizzoni dall' Unicredit, una delle poche banche asseritamente sane.
Ha fatto un errore mostruoso, quello di garantire a fermo l' aumento di capitale della Popolare di Vicenza. Senza il fondo Atlante sarebbe potuto venire giù anche Unicredit.[...]

Lei ha fatto uno studio sulla stampa italiana e ha scoperto che aderisce con entusiasmo alle tesi e agli interessi delle banche.
Ho provato a studiare la correlazione tra la linea editoriale sui temi bancari e il livello di indebitamento degli editori, usando i giornali stranieri come punto di riferimento. Sulla nascita del Fondo Atlante, che piace alle banche, i giornali italiani sono molto più favorevoli di quelli stranieri. Sulla riforma della popolari, che alle banche non è piaciuta, i giornali italiani sono più critici di quelli stranieri. Questa divaricazione si accentua nei giornali più indebitati con le banche. Si tratta di due decisioni del governo Renzi: sulla prima sono positivi anche i giornali anti-governativi, sulla seconda sono critici anche i filo-governativi.