RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

domenica 5 novembre 2017

Facciamo anche noi i conti: IL TERRITORIO DELLA EX-PROVINCIA DI TRIESTE FORNISCE € 4.348.000.000 DI TASSE A STATO E REGIONE E NE RICEVE SOLO € 1.348.176.000 - TRE MILIARDI PERSI SONO UN BUON MOTIVO PER VOLERE L’ AUTONOMIA – E NON SI PARLI DI PENSIONI PERCHE’ QUELLE SONO DOVUTE E FINANZIATE CON I SALATISSIMI CONTRIBUTI PAGATI DA LAVORATORI E IMPRESE.


In queste settimane, in relazione ai referendum per l' autonomia di Veneto e Lombardia  si è sentito molto parlare del "Residuo Fiscale" (la differenza fra tasse pagate e soldi spesi per servizi ai cittadini) di queste regioni rispetto a Roma. 

La grossa differenza ha spinto gli elettori

veneti a richiedere una forma di autonomia che li avvicini a quanto avviene nella Provincia Autonoma di Bolzano (90% delle tasse trattenute sul territorio) se non in Sicilia (100% delle tasse trattenute in loco). Clicca QUI per l' articolo dell' immagine accanto.

Ma della analoga situazione di Trieste, spesso dipinta a torto e in modo interessato come città assistita, siamo stati i soli a parlare.

Riproponiamo dunque una stima  fra entrate e uscite fiscali del nostro territorio coincidente con la ex-Provincia di Trieste, aggiornandolo con i dati pubblicati da "Regione in Cifre 2017" sul sito ufficiale della Regione FVG (clicca QUI) e  basato  sui dati del PIL provinciale pubblicati dalla Provincia di Trieste  nella "Relazione Previsionale e Programmatica 2015-2017"  (clicca QUI).
Si tratta di stima perchè non sono pubblici e disponibili tutti i dati aggregati per la sola provincia di Trieste.


I DATI DEL "VALORE AGGIUNTO" PUBBLICATI DALLA 
PROVINCIA DI TRIESTE NELLA "RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2015-2017" PAG. 44 E' DI 
€ 7.306.271.100
Il dato è coerente, anche se non identico, con le stime fornite dalla Regione:

Bisogna tener conto che il "Valore Aggiunto"
è uno dei tre modi per calcolare il famoso PIL che serve da base per il calcolo della pressione fiscale e che, mediamente, nei calcoli della Regione è superiore di circa il 5,78%  al "valore aggiunto" medesimo (vedi tabella accanto).
Per le notazioni tecniche su PIL e "Valore Aggiunto" leggi cliccando QUI.

Tenendo anche conto che la Provincia stessa nella sua "Relazione Previsionale e Programmatica 2013-2015" a pag. 43 indicava il PIL provinciale  del 2010 in € 
7.729.390.000 e del calo dovuto alla crisi, possiamo tranquillamente e cautelativamente assumere che il PIL provinciale di Trieste è di circa   7.350.000.000.

Secondo il Governo la pressione fiscale sul PIL sarebbe del 42,5% 
ma secondo il centro studi della autorevole CGIA di Mestre il prelievo reale è del 48,8% (clicca QUI).

Pertanto il prelievo 
fiscale sul territorio della provincia di Trieste è di € 3.548.000.000 secondo la CGIA (e di € 3.123.750.000 secondo il Governo...).

Tuttavia anche esaminando i dati forniti dalla Regione a pag. 195 e 198 sulle entrate riscosse de "La Regione in Cifre 2017", appare evidente che la cifra più attendibile è quella di 3.548.000.000 (tre miliardi cinquecento quarantotto milioni).

A questa cifra considerevole vanno aggiunti gli importi extra dovuti a IVA sulle importazioni e Diritti Doganali per le merci importate nella UE tramite il nostro "Porto Franco Internazionale di Trieste".
Tale somma è mediamente tra 750 e 800 milioni/anno.
Per l' impatto economico e fiscale del Porto Franco di Trieste clicca QUI.

3.548.000.000 prelievo fiscale sul PIL 
   800.000.000  IVA e Diritti Doganali importazioni Porto
___________________________________
4.348.000.000 TOTALE PRELIEVO FISCALE SUL TERRITORIO DI TRIESTE

Stimato il gettito fiscale del nostro territorio bisogna stabilire quanto viene speso da Stato, Regione ed enti locali per servizi ai cittadini della provincia di Trieste, stipendi dei dipendenti pubblici compresi.

Ci viene nuovamente incontro la "Regione In Cifre 2017" dove a pagina 192 sono indicate
le spese delle pubbliche amministrazioni, voce per voce, vedi tabella accanto:

SPESE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (in milioni)
Servizi generali delle amministrazioni pubbliche  (stipendi ecc.) 
1.010 
Difesa 422
Ordine pubblico e sicurezza  592
Affari economici  599  
Protezione ambientale 99
Abitazioni e assetto territoriale 200
Sanità  2.349
Attività ricreative, culturali e di culto  136  
Istruzione  1.115
Protezione sociale 489
TOTALE 7.010    .... Fonte: ISTAT, Conti economici nazionali e territoriali.

A pagina 281 si chiarisce che la popolazione della provincia di Trieste è di 234.874  abitanti su 1.221.218  di tutta la Regione: cioè il 19,217 % del totale.
Mentre la superficie del nostro territorio è di soli 212,5 kmq contro i 7.862,3 dell' intera regione ovvero solo il 2,7% del totale: il che è utile per valutazioni sulle spese per viabilità e infrastrutture territoriali !


Pertanto le spese, compreso gli stipendi al personale, per servizi agli abitanti sono serenamente e prudenzialmente stimabili nel 19,217 % del totale perchè questa è la percentuale di triestini in regione: ovvero il 19,217 % di € 7.010.000.000 = € 1.347.112.000  soldi spesi sul territorio per servizi ai cittadini.

Con altre parole può dire, più esattamente, che la spesa pubblica pro-capite nella regione FVG è complessivamente di € 5.740 all' anno (7.010.000.000/1.221.218) e pertanto nella provincia di Trieste che ha 234.874  abitanti è di 1.348.176.000, contro un flusso fiscale in entrata di 4.348.000.000 che viene incamerato da Stato e Regione.

Secondo il metodo di queste nostre stime la spesa della Regione per la sanità triestina dovrebbe essere di circa il 20% del totale pari al numero dei residenti: la spesa regionale per la sanità è di  € 2.349.000.000, il 20% è 469.800.000 il che sostanzialmente corrisponde perchè a bilancio di previsione dell' Azienda sanitaria triestina risultano 465.000.000 di contributi regionali: vedi figura.

Il metodo è chiaramente attendibile e rafforzato dal fatto che le spese per l' altra voce pesante, l' istruzione, sono più basse per abitante a Trieste vista l' alta età media.


La stima è dunque di 
4.348.000.000 TOTALE PRELIEVO FISCALE
1.348.176.000 SPESA PUBBLICA PER SERVIZI AI CITTADINI
_______________________________
 2.999.824 RESIDUO FISCALE DI TRIESTE

Naturalmente le cifre possono essere ponderate e variamente aggiustate ma il surplus fiscale a favore di Trieste è talmente evidente e rilevante che LA SOSTANZA NON PUO' CAMBIARE.

Non si tiri fuori la storia delle pensioni perchè queste sono dovute (in qualsiasi paese risieda il lavoratore pensionato) e finanziate con i pesanti contributi pagati in precedenza da lavoratori e aziende. 

Aggiungiamoci che Trieste si candida a diventare il terminal marittimo della "Nuova Via Della Seta" per l' Europa centro orientale e sta cominciando ad utilizzare in modo produttivo il Regime di Porto Franco, per cominciare a rimediare alla pesante deindustrializzazione e decadenza subita, e comprendiamo facilmente le motivazioni di una forte autonomia sia fiscale che di governo del territorio: un Porto Franco Internazionale non può crescere e svilupparsi in un territorio governato centralisticamente con metodi burocratici e bizantini e con un fisco rapace.
Ha bisogno di investimenti ed efficiente amministrazione del territorio.


Non a caso Amburgo, Brema, Singapore, Hong Kong, Dubai ecc. sono città-stato portuali autonome e pertanto amministrate con efficienza.


Tre miliardi di residuo fiscale che finiscono a Roma e in Regione e un Porto Franco Internazionale da sviluppare ci sembrano validi motivi per volere l' autonomia da un Centro inefficiente e burocratico che ci ha messo 23 anni ad emettere un decreto attuativo per i Punti Franchi previsto per legge fin dal 1994.

A noi pare che Trieste con il suo Porto Franco Internazionale, l' unico già ben connesso e operativo con l' Europa soprattutto via ferrovia e in grado da subito di essere terminale della "Via della Seta" marittima, più che "cara al cuore" romano sia sempre più cara al suo portafoglio bucato.


Il Porto Franco Internazionale di Trieste lavora al 90% con i mercati europei e solo al 10% con il mercato italiano:


LE SINGOLE TASSE SUL PORTO SUDDIVISE FRA STATO E REGIONE:
(per l' impatto economico e fiscale del Porto Franco di Trieste clicca QUI.)





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