RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

giovedì 8 settembre 2016

NO TAX AREA NEL PUNTO FRANCO DI PORTO VECCHIO ! - BASTA FESSERIE SULL' "ATTRATTORE CULTURALE TRANSFRONTALIERO" E L' URBANIZZAZIONE CHE COSTEREBBE 5 MILIARDI CHE NESSUNO INVESTIRA' MAI !


A fine luglio sembrava che un po' di ragionevolezza stesse entrando nella saga di Porto Vecchio.
Infatti dopo la richiesta della Serracchiani a Renzi di una No-Tax Area legata alle prerogative del Porto Franco Internazionale di Trieste, che per la prima volta venivano compiutamente elencate da un politico italiano dopo anni di manifestazioni indipendentiste, era uscito anche un fondo sul Piccolo del 10 luglio in cui si auspicava che la No Tax Area fosse localizzata in Porto Vecchio, come da noi insistentemente richiesto.

La conferenza stampa di Dipiazza di ieri e le reazioni di Russo e Cosolini  ci hanno fatto dubitare persino del buonsenso e del comprendonio di costoro perchè non recepiscono niente di quanto sopra, avvenuto anche a livello istituzionale, mentre ripropongono fantaturismi e fantainvestimenti con le fumisterie cervellotiche di un misterioso "attrattore culturale transfrontaliero" (clicca QUI).

Avessero parlato del Sacro Graal o della Pietra Filosofale che trasmuta il piombo in oro sarebbe stato più concreto anche perchè i costi totali dell' operazione di urbanizzazione sono, come ha detto realisticamente Russo ieri, di 5 miliardi di euro di cui solo l' 1% sarebbe coperto dal vagheggiato, ma ancora non ottenuto, stanziamento di 50 milioni promesso dal Governo.
Uno stanziamento minimale perdipiù gravato dall' obbligo di essere utilizzato solo per interventi in ambito culturale, perchè proveniente dal Ministero della Cultura, al punto da non poter essere utilizzato per l' ICGEB (ingegneria genetica e biotecnologia) di Trieste che non sarà trasferito in Porto Vecchio.
Non solo, ma assistiamo al ritiro di Greensisam che ha in concessione la parte più pregiata con i magazzini  più vicini alla città ma privi di fognature che necessitano della bonifica, che non si farà, del torrente sottostante.


Cinque (5) miliardi per l' urbanizzazione e la "turistizzazione" di Porto Vecchio sono una cifra assurda che non troverà MAI investitori tanto temerari e sprovveduti. 

Si ragioni sulle proporzioni: 2 miliardi all' anno per la prevenzione antisismica degli edifici di tutta Italia, 3 miliardi dell' Europa alla Turchia perchè si tenga un milione e seicentomila profughi, 5 miliardi per trasformare Porto Vecchio in un nuovo quartiere di Trieste con dei musei come "
attrattore culturale transfrontaliero"...

Invece il Centro Finanziario Off-Shore che

utilizzi le prerogative del Porto Franco era una cosa concreta, prevista dalla legge 19 del 1991, finanziata da Generali e Fiat nel progetto Polis e impedita sia dal Governo Italiano che dal suo futuro Premier Mario Monti allora Commissario Europeo per la Concorrenza.
Riproponiamo, a lato, una parte del progetto Polis.

Proponiamo alla politica locale di METTERE I PIEDI PER TERRA e finirla di gettare fumo negli occhi degli elettori.

E' chiaro a chiunque che offrire un' area Tax Free con Zona Franca extraeuropea troverebbe grande interesse di investitori disponibili a costruire per le proprie attività, soprattutto se vicine al centro cittadino come la City di Londra.

E' questo l' unico "attrattore" internazionale realistico: una "no tax area" che si inserisca nei Punti Franchi del Porto Franco Internazionale di Trieste, il resto è fuffa mediatica.


E chiaro a chiunque che trovare qualcuno disponibile a sganciare 5 miliardi per fare musei, passeggiate, negozi ecc. in una città di 200.000 abitanti in calo demografico, sperando di farvi arrivare milioni di turisti, è un' impresa disperata. Semplicemente perchè non è nemmeno ipotizzabile un ROI (ritorno sull' investimento) decente e chi fa investimenti di 5 miliardi non è uno sprovveduto.

E' molto più realista chi spera di avere il TLT "chiavi in mano" per sentenza della Pretura di Trieste.


La si finisca di dire stupidaggini e ci si rimbocchino le maniche.

QUI SOTTO RIPROPONIAMO TRE NOSTRI ARTICOLI DI LUGLIO (cliccare sui titoli)
Serracchiani no tax  2/7/16

PERCHE' NON METTERE IN "PORTO VECCHIO" L' AUSPICATA NO-TAX AREA CON ATTIVITA' FINANZIARIE E DI SERVIZI ? E' FORSE MEGLIO UN SITO INQUINATO E ISOLATO IN ZONA INDUSTRIALE PER CREARE UNA "CITY CONCORRENZIALE CON LONDRA" ? PERCHE' "NON SE POL" IN PORTO VECCHIO ?



Piccolo No Tax in Porto Vecchio 10/7

LA FUNZIONE DI AVANGUARDIA DEL MOVIMENTO INDIPENDENTISTA TRIESTINO – OGGI ANCHE IL PICCOLO DEVE PARLARE DI “FREE ZONE” IN PORTOVECCHIO – FINO A POCHI MESI FA I “PUNTI FRANCHI” ERANO “SUPERATI E INUTILI”, ANZI UN OSTACOLO VOLUTO DA “NOSTALGICI” –



6/7/16

IL DEPUTATO ARIS PRODANI FA UN INTERROGAZIONE SULLA TAX-FREE AREA NEL PORTO DI TRIESTE DI CUI HA PARLATO LA SERRACCHIANI- ADESSO IL GOVERNO DEVE RISPONDERE - MENTRE SI TENTA DI FARE UNA ZONA FRANCA FINANZIARIA IN PORTO VECCHIO, DIPIAZZA PENSA A PORTARCI IL MERCATO ITTICO ALL' INGROSSO- PESSE TAX FREE !


Nessun commento:

Posta un commento